domenica 27 dicembre 2015

Tarantino

Ho visto anche "Django Unchained" e "Kill Bill vol.1". Rispetto a "Bastardi senza gloria", il tema, o meglio, il pretesto formale, resta la vendetta; il grottesco, invece, è l'espediente che in una certa misura rassicura lo spettatore conferendo invulnerabilità al protagonista (il quale, infatti, agisce sullo sfondo di una giustizia epica). Tutto - duelli, massacri, dettagli cruenti - risulta alleggerito, rappresentato in un ambito giocoso, con riferimenti alle scalcagnate produzioni di genere. I limiti del verosimile sono oltrepassati in favore di una gustosa catarsi di amputazioni spumeggianti. Non si rimanda mai a un contesto storico, ma alla storia della fiction, o, tutt'al più, a una contaminazione del folk - compreso il cartoon. L'esito è elegante, ma - soprattutto - divertente.

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