The Rolling Stones - Wild Horses (Acoustic/Lyric Video)

Ieri, presentazione al Centro Servizi Culturali di Oristano

A TIE SOLU BRAMO recensito su Blow-Up

Ieri, presentazione all'ExMè di Nuoro

A TIE SOLU BRAMO - Biblioteca Comunale di Assemini

IL MIO VERO NOME di M. Pusceddu

Descrittivo, analitico, espanso.

LA FAMIGLIA SAVAGE di Tamara Jenkins

BREAKDOWN

ECUBA di Giancarlo Biffi

WELCOME di Philippe Lioret

SULLE MIE LABBRA di J. Audiard

OGGI SU PANGEA.NEWS

THE SQUARE di Ruben Ostlung

PERFETTI SCONOSCIUTI

METTI, UNA SERA A CENA di G. Patroni Griffi

UNA DONNA FANTASTICA di Sebastian Lelio

Recensione A TIE SOLU BRAMO su L'Unione Sarda

Presentazione A TIE SOLU BRAMO

MAL DI PIETRE di Nicole Garcia

A TIE SOLU BRAMO recensito su Casteddu Online

Intervista per TOTTUS IN PARI

LA NONA PORTA di R. Polanski

IL TERZO SCATTO di R. Musmeci

COME LE CICALE di G. Binnella

HARD EIGHT (SYDNEY) di Paul Thomas Anderson

NESSUNO SI SALVA DA SOLO di Sergio Castellitto

Il 25 settembre in libreria

GUERRA E PACE di Tom Harper

IL QUINTO POTERE di B. Condon

ALLIED - UN'OMBRA NASCOSTA di Robert Zemeckis

NONNO SCATENATO

Presentazione NESSUNO E' INTOCCABILE di T. Melis

ODISSEA NERD di A. Fulgheri

LO STUPORE DELLA NOTTE di P. Pulixi

L'ORA PIÙ BUIA di J. Wright

NESSUNO E' INTOCCABILE di T. Melis

MIA INDISSOLUBILE COMPAGNA di A. Guiso

ARRIVEDERCI RAGAZZI di L. Malle

TAXI TEHERAN di J. Panahi

THE SEARCH di M. Hazanavicius

IL PASSATO di A. Farhadi

Potrebbe essere la storia di una soap; ma gli spettatori di una soap non guarderebbero mai questo film, e viceversa: un'apparente incongruenza in cui si nasconde l'alchimia stessa del cinema e, forse, e dell'arte in generale.

LE DONNE E IL DESIDERIO di T. Wasilewski

LA VERSIONE DI K di F. Cossiga

Cinismo, ambiguità. Nella maggior parte dei casi, in politica, bisogna dividere per due o per tre. Quando parla Cossiga la sensazione è che si debba, sempre, moltiplicare.

VIZIO DI FORMA di P.T. Anderson

Ricorda il cinema dei fratelli Coen (Burn after reading), con qualcosa in più o in meno.

GILEAD di Marilynne Robinson

Considerazioni simili a quelle fatte a suo tempo per "Le cure domestiche": una maestria descrittiva che suscita, in parti uguali, ammirazione e noia.

SOTTO ASSEDIO - WHITE HOUSE DOWN di R. Emmerich

Dopo (ma anche durante), si avverte una vaga mortificazione.

QUESTA E' LA MIA VITA di J-L. Godard

ANGELI E DEMONI di R. Howard

CHI PROTEGGE IL TESTIMONE di R. Scott

LA CANCELLAZIONE di M. Sedda

LO STAGISTA INASPETTATO di N. Meyers

MANGIA PREGA AMA di R. Murphy

Uno di quei film da ridicolizzare, ma che - quasi di nascosto - si guardano dall'inizio alla fine.

IL SAPORE DEL SUCCESSO di J. Wells

THE MISSION di R. Joffé

LO CHIAMAVANO JEEG ROBOT di G. Mainetti

Un po' faticoso, e sopravvalutato.

VALLEhhERMOSA di G. Maccioni

DUNKIRK di C. Nolan

Grandi mezzi asserviti alla retorica, però (almeno) spettacolare.

ROSSO ISTANBUL di F. Ozpetek

Dimostra come si possa muovere la macchina da presa con abilità, perfino con eleganza, e, tuttavia, girare un film quasi brutto. La seconda parte riscatta l'inizio un po' televisivo, dà consistenza psicologica all'intero impianto (di una realtà, in sostanza, determinata dalla fiction). Per il resto, infastidisce il richiamo al regista internazionale, omosessuale, che dilaga con la propria assenza. Ma ci sono (anche) momenti intensi, riusciti - per esempio la lettera.

L'ULTIMO METRO di F. Truffaut

GIUDA di Amos Oz

Il tradimento come metafora di maturazione (raggiungimento del senso di autonomia e responsabilità individuale). Tutto suffragato con esempi biblici, letterari, e storici. La fine della relazione con una donna di vent'anni più grande (una madre, di fatto) va in questa precisa direzione. L'impianto intellettuale dell'opera è ottimo; meno convincente il modo in cui lo si sviluppa. Prolissità, immagini un po' macchinose, soprattutto all'inizio. Meglio - comunque - di "Altrove, forse", che d'altronde segnò l'esordio di Oz.

SINFONIA D'AUTUNNO di Ingmar Bergman

BLING RING di Sofia Coppola

ZOE E LE ALTRE di Paola Carta

L'INGANNO di Sofia Coppola

Teso, conciso; ma perplessità sull'epilogo: c'è una sorta di rammollimento.

RACCONTO D'AUTUNNO di E. Rohmer

Suggestivo, anche per il movimento insensato degli attori. L'intera dinamica (psicologica, di relazioni) rimanda a un laboratorio dei comportamenti astratti. Poco verosimile, però incisivo. L'aggettivo più ricorrente nei commenti critici, "leggero", sembra appropriato.

SPOTLIGHT di Tom McCarthy

MOTHER! di D. Aronofsky

Metafore e scricchiolii diffusi. Gli ultimi trenta minuti sono catastrofici.

L'OMEOPATA di M. Dadea

45 ANNI di Andrew Haigh

Lento nei tempi naturali, di campagna. Scandito nell'eleganza, onesto negli effetti; finissimo. Charlotte Rampling impietrita non si dimentica.

FRANTIC di Roman Polansky

ANTICHI MAESTRI di T. Bernhard

"Lo spettacolo era tremendo" è l'ultima frase, e giù a ridere. Questo spiega, in extremis, l'ambiguità del sottotitolo: "una commedia".

A SINGLE MAN di Tom Ford

Uno di quei film che iniziano con una scena subacquea al rallenty.

SOTTOMISSIONE di Michel Houellebecq

Una forte vocazione all'intrattenimento.

LIONS FOR LAMBS di Robert Redford

Retorico ma, perlomeno, breve.

CREED - NATO PER COMBATTERE di Ryan Coogler

Drammone a schema invariabile; autocelebrativo ma, tutto sommato, corretto.

GIANNA - LEI, ERA MIA SORELLA di C. Salis

FRATELLI DI STORIA di Marco Casula

PERTURBAMENTO di Thomas Bernhard

Trama e personaggi fissi. Conferma una straordinaria capacità di scrivere ogni volta lo stesso romanzo.

GIOCHI, GIOCATTOLI E GIORNI LONTANI, ed. AmicoLibro

BEING FLYNN di Paul Weitz

L'AMORE MOLESTO di Mario Martone

THE WALKER di Paul Schrader

PECCATO CHE SIA GIORNO di S. Serafi

L'AMORE FATALE di Ian McEwan

Tecnico, efficiente; appaga.

LA PORTA di Magda Szabò

Bello, epocale, avvincente per quanto imperniato su due personaggi un po' fessi.

MY NAME IS JOE di Ken Loach

AL DI LA' DI NOI di R. Piras

LOST IN TRANSLATION di Sofia Coppola