giovedì 19 novembre 2015

Lowen

Invece, no. Dopo l'avvio interessantissimo sull'eziologia delle nevrosi, il libro si è perso in una configurazione della sessualità cosmica, con digressioni sull'innatismo tecnico dell'individuo "sano" e coiti spinti, in pratica, dall'afflato divino. La prudenza dell'autore non basta a salvarlo dal sospetto che dietro lo psicanalista si nasconda una specie di prete della Natura. Procedo con vaga nausea - un po' rassegnato allo sfacelo teorico a cui si va incontro nei testi che abusano della parola "cosmo". Ho sottovalutato i riferimenti sulla bioenergia letti su Wikipedia? Sì. Ritengo che l'uomo non potrà mai liberarsi di una certa angoscia, in qualità di individuo consapevole della propria mortalità. Un palliativo è la religione - compresa quella bioenergetica. Io non vedo molto di più. Ma, si capisce, sono un nevrotico, un soggetto "sensuale sofisticato", un "freddo" tutto concentrato sulla genitalità.

Nessun commento:

Posta un commento