martedì 3 novembre 2015

Io che amo solo te

Ieri rentrèe al cinema all’insegna della Puglia alla moda, con Polignano a picco, divi più o meno autoctoni, maestrale, grotte e ulivi millenari (mancano un po’ di trulli, in verità, e i Negramaro). Il film è una soap romantica ben lanciata con la storia del ballo a mo’ di Gattopardo. È così brutto che anche un interprete onesto come Placido a tratti si abbandona a smorfie crucciate – di pentimento, forse, per avere accettato la parte.

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