mercoledì 14 maggio 2014

Il letto disfatto

Di Sagan, già letta nel suo celebre esordio. Mi appaga, sebbene la finezza percettiva non vada di pari passo con la scrittura. Ci sono idee, ma anche quell'astuzia che ne sa offrire parvenza. Certi passaggi risultano così scoraggianti da essere imputabili alla traduzione. Leggere autori stranieri significa dover concedere attenuanti. Forse anche per questo preferisco gli italiani.

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