sabato 3 ottobre 2015

Il sognatore di navi

"Abdul Bashur, sognatore di navi", di Alvaro Mutis, è uno dei libri più divertenti che abbia letto negli ultimi anni. In autobus, per esempio, stentavo a reprimere il ghigno suscitato dalla lettura, e gli improvvisi sbotti di riso (ogni tanto mi accorgevo del biasimo e/o dell'allarme degli altri passeggeri). Ho finito per leggerlo di nascosto, dove potevo abbandonarmi, pagina dopo pagina, a un'ilarità lussuriosa e un po' maligna. E' un libro incentrato - cito - sulla furfanteria mediterranea, sugli aneddoti che si concatenano in romanzo. L'ombra di Borges è chiara: nell'aggettivazione lapidaria, ma in un contesto stilistico più verboso, con sprechi e cazzeggiamenti; negli stupori che, di fatto, ridicolizzano fenomeni comuni e banali; nell'erudizione bibliofila che tratta da giganti autori sconosciuti; nella descrizione fisica che insinua elementi psicologici, e viceversa. Borges ha fatto molti danni in Sud America, però il talento di Mutis è incontestabile, grande.

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